Prigionieri nella rete

Prigionieri nella rete

La trasformazione digitale che caratterizza questo periodo storico, pone al centro della discussione la capacità delle persone comuni di riconoscere le opportunità rispetto a ciò che percepiscono come un problema. Basti pensare all’avvento dei robot, all’avvento dei nuovi mestieri, al cambio dei modelli didattici e di studio, ma anche all’uso dei social media per la diffusione delle informazioni.

Tutta la società sta cambiando e le nuove tecnologie, che forse così nuove non sono più, hanno un ruolo sempre più centrale nel cambiamento culturale della nuova società digitale.

Per esempio, la necessità di acquisire una nuova concezione di sicurezza pone le persone di fronte a nuove sfide, non prive di incognite.

Il tritatutto digitale cambia le nostre vite e la piazza virtuale diventa reale. Siamo davvero pronti a farci educare per non diventare burattini?

  • Ospite in studio alla trasmissione televisiva della Radiotelevisione svizzera – RSI – condotta da Reto Ceschi. Per rivedere la puntata clicca qui.

Oltre a me in studio:

  • Cristina Giotto, Associazione Ticinese Elaborazione Dati, Ated ICT
  • Ilario Lodi, direttore pro Juventute Svizzera italiana
  • Graziano Martignoni, psichiatra
  • Paolo Attivissimo, giornalista informatico

Da Roma:

  • Marco Pratellesi, giornalista e scrittore

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