
Agenti AI e algoritmi manipolatori
Agenti AI e algoritmi manipolatori, il mio nuovo libro, il quinto della collana “AI con parole semplici”, creata nel 2023.
Gli algoritmi non si limitano più a elaborare dati, bensì apprendono, reagiscono, influenzano, persuadono, orientano le scelte e plasmano opinioni.
Questo libro esplora la loro capacità manipolatoria e il rischio che sfruttino le nostre vulnerabilità, come previsto dall’Art. 5 dell’AI Act.
Ma offre anche una via d’uscita: un pensiero critico transdisciplinare come strumento di autodifesa cognitiva.
Una risorsa per la prevenzione al Phishing e ai Deep Fake.
Ispirato dalla metodologia DIKE, tratta dal mio dottorato, il libro traduce con parole semplici le tecniche di interrogatorio in strategie per la relazione tra utenti e algoritmi nel contesto professionale.
Attraverso scenari realistici, dialoghi uomo-macchina e casi pratici, il lettore impara a riconoscere i meccanismi linguistici e psicologici con cui gli algoritmi creano consenso.
Un percorso dedicato a professionisti, manager e decisori che vogliono rimanere lucidi, consapevoli e autonomi in un mondo in cui la tecnologia non solo comunica, ma sa anche convincere.
Nel mondo forense, il linguaggio è un’arma raffinata. Gli interrogatori non si limitano a cercare informazioni: costruiscono contesti psicologici in cui la verità è più o meno probabile.
Ad esempio, un magistrato esperto sa che una domanda può orientare una risposta.
Le stesse dinamiche si ritrovano nei dialoghi con le intelligenze artificiali.
Gli Agenti AI usano il linguaggio in modo performativo, cioè capace di produrre effetti reali: influenzare, motivare, spaventare, tranquillizzare.
Ad esempio, quando un chatbot dice “hai fatto bene a fidarti di me”, sta compiendo un atto linguistico che modifica lo stato psicologico dell’interlocutore, il quale, se fragile o poco consapevole, attribuirà fiducia e valore alla relazione instaurata con l’Agente AI.
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