Bitcoin, la moneta del futuro?

Bitcoin, la moneta del futuro?

Tra i temi di attualità di questi giorni c’è senza dubbio il fenomeno Bitcoin. In molti sostengono la tesi della bolla speculativa, altri invece ritengono sia un fenomeno passeggero di un mondo digitalizzato in cui tutto transita a grande velocità.

Trovare una risposta esaustiva non è semplice, perché le variabili in gioco sono molteplici, complesse e interdisciplinari (tecnologiche, economico-finanziarie e sociali). Ma osservare il fenomeno per come tecnicamente si manifesta potrebbe essere molto utile, soprattutto per prepararsi al meglio a un cambiamento dirompente che vede la Blockchain come il nuovo protocollo si scambio merci (in tutte le sue forme) capace di cambiare modelli, procedure, processi e società. Gli intermediari potrebbero avere i giorni contati.

Le forti oscillazioni di questi giorni hanno catturato l’attenzione del mondo intero. In poche ore ha incrementato considerevolmente il suo valore – da circa 8’000 CHF a quasi 10’000 CHF – senza una ragione precisa.

Bitcoin, la moneta del futuro? È un prodotto digitale che sottostà alle regole di un mercato globale, regolamentato dal rapporto domanda-offerta. Nonostante questo, in molti perseverano ad analizzare le sue frenetiche oscillazioni attraverso dinamiche tradizionali a cui tutti siamo abituati.

È necessario un cambio di prospettiva, anzi, un cambio culturale, altrimenti continueremo a percepire il Bitcoin e le cryptomonete in generale come qualcosa di non affidabile, poco sicuro da tenere fuori dalla porta di casa.

La trasmissione TG Talk di Teleticino – condotta da Sacha Dalcol – ha trattato il tema in forma interdisciplinare, con la partecipazione del Prof. Paolo Pamini – economista al Politecnico di Zurigo (ETH) – ed il sottoscritto quale esperto di informatica forense.

Paolo Pamini | Sacha Dalcol | Alessandro Trivilini

Un frammento del dibattito

È stato un confronto molto interessante e costruttivo, che ha permesso di inquadrare il fenomeno Bitcoin nella sua oggettiva dimensione, per ciò che oggi è possibile misurare, senza creare allarmismi o false credenze. La domanda è quindi lecita: Bitcoin, la moneta del futuro?

Il Prof. Pamini ha spiegato da un punto di vista economico le caratteristiche del Bitcoin in rapporto alla sua costante e continua crescita di valore. In particolare, come indicato dal grafico mostrato in studio, commenta l’andamento del Bitcoin negli ultimi dodici mesi – attraverso una rappresentazione logaritmica pubblicata sul sito Bitcoincharts.comin cui si evince che da un punto di vista tecnico-economico non sembrano esserci indicatori significativi di un’eventuale bolla. Negli ultimi mesi sembra crescere in modo costante e uniforme. Naturalmente ciò non significa che non possa manifestarsi, per questo la prudenza dev’essere massima.

Bitcoin negli ultimi 12 mesi | Bitcoincharts.com

Dal punto di vista tecnologico invece, ho spiegato che la potenziale “bolla” non potrà mai avere origini tecnologiche, per il semplice fatto che tecnicamente non è immaginabile da parte di terzi una manipolazione delle transazioni gestite dalla Blockchain a fini speculativi.

Per definizione la Blockchain di Bitcoin è trasparente e democratica e fonda il suo principio fondamentale sul consenso.  In termini di tempo, energia e infrastrutture non è possibile condizionare il processo di accettazione, integrazione e processamento di una transazione all’interno della Blockchain.

Il Bitcoin è una crypto moneta famosa per il suo trascorso oscuro nel Dark Web, in cui tutt’ora viene utilizzata per gli elevati crismi di sicurezza che offre ai suoi utilizzatori. I casi eclatanti in cui le autorità giudiziarie sono riuscite ad arrestare i cyber criminali che ne hanno fatto un uso illegale, non dipendono da una debolezza tecnica del Bitcoin o della Blockchain, bensì da ingenue tracce digitali dimenticate in rete dai cybecriminali, prima che diventassero tali.

È l’ennesima dimostrazione di come il fattore umano possa creare porte di accesso insospettabili utili alle investigazioni digitali e quindi alla salvaguardia della nostra sicurezza personale.

Alcuni azzardano l’ipotesi in cui il Bitcoin possa raggiungere in poco tempo la soglia dei 25’000 CHF, altri invece persistono nella credenza in cui presto imploderà, deludendo tutti coloro che credevano che con pochi click si potessero fare un sacco di quattrini.

C’è un altro aspetto interessante da osservare e riguarda l’accessibilità del Bitcoin da parte degli utenti comuni. Un valore troppo alto non consentirebbe a tutti di poterlo acquistare e usare quotidianamente per gli acquisti come avviene con le valute tradizionali. Il pericolo che si formi una sorta di “digital divide” è reale e pericoloso per una tecnologia che invece mira ad essere inclusiva e stabile all’interno della nuova società digitale.

Al tempo l’ardua sentenza, ricordando però che a prescindere dal suo andamento e dalla sua volatilità, rimarrà per sempre un’alternativa di pagamento molto valida che contrassegnerà in modo significativo la trasformazione digitale dei prossimi anni.

Informarsi diventa quindi una necessità, oltre che una curiosità, perché l’Internert del valore è già una realtà. Da qui la domanda iniziale assume un valore ancora più grande: Bitcoin, la moneta del futuro?

Rivedi la puntata del TG Talk di martedì 28 novembre 2018 – dal min. 5:00


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