Giovani e pornografia online
I fatti di cronaca continuano a portare alla luce nuovi casi di giovani e pornografia online. Un tema delicato che apre la discussione all’educazione sessuale ma anche all’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie.
La discussione è interdisciplinare e porta sotto i riflettori quattro situazioni distinte in cui il disagio, l’illegalità e la violenza caratterizzano un binomio delicato e in parte pericoloso:
- il cyberbullismo:
- il sexiting;
- il mercato nero nel Dark Web;
- la condivisione volontaria di contenuti intimi personali.
Nel primo caso (cyberbullismo) la pornografia online viene usata e sfruttata cinicamente per l’edere la personalità altrui, calunniare e diffamare, tutti reati che in Svizzera trovano un preciso riscontro penale.
Nel secondo caso (sexiting) è utilizzata per ingannare (prima) una persona per poi metterla sotto ricatto. Questo vale per i giovani ma anche per gli adulti e le forme di ricatto sono molteplici. Un riscatto in denaro oppure la richiesta di azioni particolari finalizzate alla ridicolizzazione, creando un forte disagio a chi le deve eseguire.
Il terzo caso (il mercato nero del Dark Web), riguarda la pornografia violenta e vietata. Il Dark Web è senza dubbio il luogo più oscuro dove una bravata adolescenziale può generare gravi conseguenze alla vera identità delle persone (vittime) coinvolte. Un posto dove i contenuti vietati trovano un mercato florido e difficile da stanare.
L’ultima opzione invece è certamente quella meno famosa ma molto radicata tra i giovani, e ugualmente preoccupante. Consiste nella creazione di gruppi di utenti, adolescenti appunto, che volontariamente generano contenuti personali intimi, sotto forma di fotografie e video, che poi memorizzano e condividono in una cartella Dropbox.
Una forma difficile da trovare perché non esiste un ricatto, una violenza o una costrizione da parte di un adulto. La condivisione è volontaria e spontanea e soltanto una rottura da parte di uno dei partecipanti al gruppo può (potrebbe) portare alla luce l’indirizzo della cartella con i contenuti sensibili.
La trasmissione televisiva Piazza del Corriere – condotta da Gianni Righinetti – ha dedicato una serata proprio a questo tema con particolare attenzione all’argomento giovani, educazione sessuale e pornografia online.
Diversi ospiti in studio hanno dibattuto e si sono confrontati sul tema.
Il mio punto di vista in un’intervista sul tema “Le foto o i filmati che finiscono in rete difficilmente potranno essere rimossi“. Per rivederla clicca qui – dal minuto 57:40.
Un ulteriore approfondimento sul tema da parte del Corriere del Ticino – curato da Gianni Righinetti – con una mia intervista. Per leggerla clicca qui.
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