libertà e nuove censure

Libertà e nuove censure

Giornalisti, artisti o semplici cittadini devono, sembra, sottostare a nuove censure determinate dalle leggi dei colossi del web come Google o del social più discusso, Facebook.

Ma quali sono i modi che permettono a questi colossi di mettere in atto le censure da loro adottate, e fino a che punto ne condividiamo forme e contenuti? La nuova legge sul diritto d’autore approvata dal parlamento europeo è una minaccia per la libertà d’espressione o un doveroso riconoscimento per il lavoro di autori, musicisti, creatori di contenuti?

Una censura popolare, in arrivo ‘dal basso’, e in particolare dagli stessi social, può minare la figura e la personalità di politici o personaggi del mondo dello spettacolo, come accade in questi giorni con il caso Michael Jackson e prima ancora con Woody Allen e Kevin Spacey, travolti dal movimento MeToo per il loro vero o presunto comportamento immorale.

L’artista e l’uomo sono dunque una sola cosa o dobbiamo giudicarli separatamente? E il politically correct imperante, se applicato in modo miope e burocratico, non rischia di colpire il cuore stesso della cultura, come accaduto – ad esempio – alla Sorbona dove sono state interrotte le rappresentazioni di una tragedia di Eschilo perché giudicata razzista?

Un tema centrale che apre a nuove riflessioni che presto o tardi toccherranno tutti noi, in una società sempre più digitalizzata e digitalizzante.

Con grandissimo piacere sono stato invitato a prendere parte alla trasmissione Moby Dick, il magazine della Radiotelevisione svizzera – Rete DUE – che mira a mettere a confronto, attorno ai grandi temi di cultura, politica, società, economia, ospiti di sensibilità e opinioni diverse.

È stato un grandissimo piacere partecipare a una trasmissione curata e condotta con grande stile da Sabrina Faller e Barbara Camplani, giornaliste RSI.

Con me in studio a Milano c’erano (nella foto in copertina) l’operatore culturale e saggista Oliviero Ponte di Pino e Anna Sfardini, docente di Comunicazione Interculturale all’Università Cattolica di Milano.

Riascolta l’intera trasmissione andata in onda dagli studi della Radiotelevisione svizzera di Milano.


Hai domande? Scrivimi