Anonymous maschera per alcuni Stati

La guerra tra Ucraina e Russia apre un nuovo fronte virtuale del conflitto, tutto reale, che infiamma nell’Est Europa. Anonymous maschera per alcuni Stati.

Un piano del conflitto fra Russia e Ucraina va al di là dello scontro militare diretto: è quello degli attacchi informatici.

Dall’inizio dell’invasione ne abbiamo sentito parlare in più di un’occasione: hanno avuto particolare eco mediatica le azioni del gruppo hacker Anonymous, rivolte verso infrastrutture russe.

Le regole di una “guerra informatica” sono diverse rispetto a quelle di uno scontro tradizionale.

Spesso gli attacchi informatici sono unidirezionali. Come esempio possiamo citare i casi di aziende attaccate con lo scopo di sottrarre denaro o di Paesi attaccati per entrare in possesso di informazioni sensibili.

Tuttavia, non c’è mai una risposta: in effetti, questi strumenti informatici sono considerati delle vere e proprie armi, sottoposte quindi a delle regole.

Di conseguenza, uno Stato di solito non reagisce direttamente, a differenza di quanto accade su un campo di battaglia.

Uno Stato può però usare le tecnologie di cui dispone per difendersi. Ecco perché parlare di guerra cibernetica è ancora prematuro.

Il mio punto di vista per il TG di Teleticino – condotto da Sacha Dalcol – e il portale web ticinonews:

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