fake news

Giornalismo e fake news

Il tema delle fake news – notizie false – torna puntuale a bussare gli schermi di tutti coloro che lavorano nel campo dei media, e non solo.

Un argomento non certo facile, soprattutto per chi crede che la causa sia unicamente di carattere tecnologico, dimenticando che dire bugie è (purtroppo) intrinseco nella natura dell’essere umano.

Un presupposto da cui partire con il dibattito, per formulare alcune osservazioni interessanti.

Il fatto che oggi l’intelligenza artificiale sia in grado di creare in autonomia snippet di almeno 20 parole di senso compiuto (soggetto-verbo-complemento), con la maturità dialogica di un essere umano medio, è con molta probabilità l’effetto e non la causa del fenomeno chiamato “fake news”.

E poi diciamolo, per semplificare l’approccio a un tema di non facile risoluzione, non varrebbe la pena chiamarlo con il suo nome di appartenenza naturale? In italiano è anche più sexy: notizie false.

Già, perché una notizia è la formulazione di un pensiero espresso in forma scritta o verbale da parte di un essere umano. Il fatto che risulti falsa, dipende dai suoi contenuti rispetto alla realtà nella quale si colloca. Il fatto che molte persone credano che lo sia, dipende soltanto dalla loro preparazione. Il fatto che l’intelligenza artificiale oggi faccia miracoli dialogici, dipende solo da un altro incredibile fenomeno che le persone persistono a sottovalutare: la profilazione di massa.

Ecco perché l’alfabetizzazione digitale in questo caso gioca un ruolo fondamentale. Puntare il dito verso la rete e le nuove tecnologie sarebbe come puntare il dito contro se stessi seduti di fronte allo specchio.

Tuttavia, per come sono assemblate, l’impatto che hanno nella società e la loro capacità di persuasione, sarebbe opportuno inserire nei programmi scolastici un’ora di “interpretazione di notizie false”, oltre all’ora di etica dell’informatica.

La Radiotelevisione svizzera – RSI – ha dedicato a questo tema una puntata della trasmissione 60 minuti, condotta da Paola Nurnberg.

Con me in studio hanno partecipato Aldo Sofia, giornalista, David Puente, blogger e debunker, Simone Tosoni, Professore Università Cattolica di Milano, e in collegamento Natascha Fioretti, giornalista.

Rivedi la puntata andata in onda lunedì 29 luglio 2019.


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