Intelligenza artificiale e pensiero critico

Intelligenza artificiale e l’importanza del pensiero critico.

L’uscita di SORA di OpenAI cambia di nuovo passo nello sviluppo di IA generativa, e già dai suoi primi passi rende ancor più difficoltosa la possibilità per un essere umano di distinguere il vero dal falso. 

I concetti di sicurezza, consapevolezza e responsabilità individuale nell’uso di questi straordinari strumenti ormai di uso comune, aprono così le porte a nuove competenze trasversali e alla necessità di sviluppo di un pensiero critico necessario come nuova abilità da impiegare durante l’utilizzo sul posto di lavoro, a scuola e nel tempo libero. 

Il text-to-video assume un’accuratezza di risultati mai visti prima.

In assenza di un pensiero critico potrebbe quindi alimentarsi un pensiero mediocre, non in termini offensivi ovviamente, bensì limitativi, che potrebbero impedire di cogliere le incredibili nuove opportunità. 

Trovo molto stimolante e attuale la citazione di Henry Ford, che dice “c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”.

Le nuove tecnologie portano con sé grosse opportunità, ma anche paura da chi si può sentire toccato dai nuovi cambiamenti, specie nell’ambito del proprio lavoro. La paura non è del tutto infondata: siamo di fronte ad un nuovo paradigma, è vero. Ciò che sarà importante fare, tuttavia, sarà investire in una nuova formazione di tipo trasversale, che tocca aspetti leali, protezione dei dati personali, diritti d’autore e proprietà intellettuale.

Senza una capacità di pensiero critico, sprovvista di queste declinazioni, rischiamo di alimentare un pensiero mediocre, naturalmente non in termini offensivi, bensì limitatativi verso le numerose opportunità che questo cambiamento porterà nel tempo.

Le mie riflessioni sul tema per il TG di Teleticino, condotto da Ramano Bianchi, dritti al sodo e con parole semplici.

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