Maratona del Diritto

Si è conclusa la 1° Edizione della Maratona del Diritto organizzata dall’Ordine degli Avvocati del Cantone Ticino, presso il Centro Studi Bancari di Vezia, Lugano.

Un evento importante dedicato alle novità legislative e giurisprudenziali in ambito civile, pubblico e penale, con una finestra dedicata all’evoluzione della Cybersecurity e del Cybercrime.

Con piacere ho preso parte alla Maratona del Diritto con una presentazione dal titolo “Cybercriminalità, evoluzione e modus operandi, come pensa un hacker“.

Quindici minuti per condividere esperienze e casi reali con i professionisti della giurisprudenza. L’unione di due mondi – Tech&Law – che sempre più sono chiamati a collaborare insieme.

Innovazioni dirompenti come Blockchain e Cryptovalute porteranno sul tavolo del giudizio legale nuove forme di reato che oggi non è possibile prevedere e gestire con gli strumenti e le competenze tradizionali.

  • Cosa fare quando il potere della rogatoria non troverà facile e veloce riscontro nell’ottenimento di informazioni utili alla risoluzione delle inchieste, per esempio nel Dark Web?
  • Cosa fare quando il potenziale colpevole di un reato ha la piena consapevolezza di essere l’unico in possesso della chiave di accesso ai suoi dati crittografati?
  • Cosa fare se i tools tradizionali per l’estrazione dei dati da un dispositivo elettronico risultessero improvvisamente inutili di fronte a un livello di crittografia impenetrabile?

Queste e altre domande portano alla luce nuove situazioni di carattere interdisciplinare, che gli esperti della giurisprudenza intendono affrontare con l’aiuto di esperti informatici senza perdere tempo prezioso.

Ecco perchè le collaborazioni strategiche tra pubblico e privato troveranno terreno fertile per la definizione di nuove metodologie di ricerca e analisi da adottare quando le potenziali prove potrebbero risultare tecnicamente inaccessibili.

Per questo motivo, conoscere l’evoluzione della cyber criminalità attraverso casi reali, consente loro di ridurre il gap esistente tra coloro che devono acquisire le prove (periti ed esperti tecnici), coloro che le devono analizzare (avvocati) e coloro che invece le devono interpretare e giudicare (magistrati e giudici).

Un processo interdisciplinare che coinvolge sempre più nuove figure professionali.

Nel mio intervento, ho presentato le tecniche e gli elementi cognitivi fondamentali che i cyber criminali utilizzano per costruire e gestire le truffe informatiche di ultima generazione, che per la complessità dell’infratruttura informatica esistente concentrano i loro sforzi e le loro (numerose) risorse nello sfruttamento dell’elemento debole della catena: il fattore umano.

In particolare, ho fatto riferimento al caso di Phishing che ho presentato alla Polizia federale tedesca a Wiessbaden (BKA), in stretta collaborazione con la Polizia federale Svizzera (FedPol) e quella del Cantone Ticino (Polca), in occasione del simposio sulla criminalità informatica.

Sembra una provocazione, ma la formazione dei nuovi addetti alla sicurezza informatica, e non solo, non può più prescindere dalla valorizzazione delle esperienze vissute post-incident dagli esperti di digital forensics e dall’apprendimento della forma-mentis che contraddistingue un cyber criminale, il cui profilo non è certo quello stereotipato del malvivente trasandato e incompetente.

Il panel dei relatori è stato di assoluto rilievo, con la partecipazione straordinaria di illustri rappresentanti delle Autorità Giudiziarie del Cantone Ticino.

  • Procuratore Generale John Noseda
  • Giudice Albisetti Bernasconi
  • Giudice Francesco Trezzini
  • Prof. avv. Paolo Bernasconi
  • Procuratore Pubblico Nicola Respini
  • Giudice Enrico Pusterla
  • Prof. avv. Davide Cerutti
  • Avv. Sharon Cina
  • Prof. Avv. Federica De Rossa Gisimundo
  • Avv. Lisa Ferrario Petrini
  • Avv. Renata Galfetti
  • Prof. avv. Henry Peter
  • Avv. Andrea Roth
  • Dr.-Ing.- Alessandro Trivilini

In attesa della maratona

Durante la Maratona

Durante la Maratona


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