Svizzera e identità elettronica

Svizzera e identità elettronica. Sempre più persone effettuano in Internet transazioni di varia natura, per le quali necessitano di un’identificazione. L’identità elettronica utilizzata a questo scopo deve essere corretta e prevenire gli scambi di persona.

Per evitare di rilasciare identità elettroniche false, il Consiglio federale ha stabilito che i compiti essenziali per il rilascio di un’Ie, ovvero la verifica e la conferma ufficiale dell’esistenza di una persona e degli elementi identificativi della stessa, quali nome, sesso o data di nascita, siano di competenza del Governo (www.egovernment.ch).

È senza dubbio una grande opportunità da cogliere.

L’identità elettronica è il pilastro portante per sostenere, costruire e integrare tutti gli sviluppi digitali che fino a oggi hanno trovato diffidenza e porte chiuse, SwissCovid app compresa.

È il punto di partenza per convincere gli scettici che digitalizzazione non significa sorveglianza di massa e neppure mercato libero dei dati personali.

È la grande chances per cambiare il paradigma e fare un passo in più per distinguere l’informatica (strumenti digiali) dalla digitalizzazione (processi digitali).

E se la materia prima di un processo digitale è la competenza questa potrà aprire molte opportunità.

La privacy è tutelata dalla nuova legge svizzera sulla protezione dei dati (LPD) e non dimentichiamoci che in Svizzera le collaborazioni tra pubblico e privato sono un punto saldo.

L’intero sistema di ricerca scientifica svizzera è costruito, sostenuto e supportato da queste collaborazioni.

L’edizione principale del TG della Radiotelevisione Svizzera (RSI) ha dedicato un’approfondimento a questo tema curato da Brigitte Latella.

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