Svizzera e passaporto vaccinale
La Svizzera e il passaporto vaccinale.
Il tema del passaporto vaccinale è caldo, tanto quanto il desiderio di ognuno di noi di muoversi in libertà e sicurezza.
Innanzi tutto facciamo distinzione tra certificato vaccinale e passaporto vaccinale.
Sono due cose ben diverse.
Il primo è un pagliativo per gestire un’emergenza, e con un pò di pragmatismo informatico si può realizzare in poche settimane.
Il secondo invece, è un artefatto digitale più strutturato, rivolto alla digitalizzazione dei processi che trattano i dati personali.
Per quest’ultimo servono una visione, un luogo virtuale dove collocarsi con fiducia, in termini di protocolli, regole, sicurezza e responsabilità.
Ma soprattutto una seria e capillare alfabetizzazione digitale per essere compreso, accettato e utilizzato dai cittadini.
E ciò non può essere fatto in tre mesi.
Peccato per la votazione delle settimane sull’identità digitale, poteva essere il punto di partenza.
Tuttavia, la Svizzera ha un nuova legge per la protezione dei dati personali (LPD), approvata dal Parlamento svizzero il 20 settembre 2020.
È un pò come avere a disposizione una pozza di acqua potabile in pieno deserto.
Per cui, la prima cosa che c’è da sapere è la definzione di dato personale.
Alcuni esempi:
- Biografiche o situazioni di vita attuale (data di nascita, numero AVS, numero di telefono, indirizzo e-mail, l’indirizzo IP fisso, etc.).
- Aspetto fisico e comportamento (colore degli occhi, peso, tratti del carattere, etc.).
- Posto di lavoro e istruzione (salario, informazioni fiscali, numero di matricola, voti, giudizi scolastici, etc.).
- Sfera privata (religione, opinioni politiche, dati di geolocalizzazione, etc.).
- Salute, la malattia e la genetica (anamnesi, congedi per malattia, etc.).
In generale, tutte le informazioni che possano descrivere direttamente o indirettamente una persona fisica.
Questi sono i buoni motivi per non aver più paura della privacy (in Svizzera).
Il mio punto di vista per la trasmissione Ticinonews di Teleticino, condotta da Sacha Dalcol e Alessandro Cocca.
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