
La società digitale, un grande fratello?
La prestigiosa rivista inglese “The Economist” ha dedicato un approfondimento a un tema sempre più ricco di misteri e punti interrogativi, ma anche di potenziali opportunità: Google, Facebook e Amazon rappresentano oggi dei monopoli naturali capaci di fagocitare ogni concorrente?
A questo proposito, la trasmissione “I Conti in Tasca” di Teleticino – condotta da Alfonso Tuor – ha affrontato il tema da diversi punti di vista, ponendo al centro del confronto spunti di riflessione trasversali. Un momento di condivisione pubblica affrontato in forma interdisciplinare.
Teleticino – I Conti in Tasca
La crescente influenza di Google, Facebook e Amazon nella vita quotidiana di ogni persona pone numerosi interrogativi sul futuro delle nostre società. Chi ha soldi ha potere, e nel caso di questi tre titani non vi sono solo le loro immense disponibilità finanziarie, ma anche la loro conoscenza degli utenti che le usano.
Anzi, conoscono i loro utenti meglio di chiunque altro. Questo cosa vuol dire, o cosa potrebbe voler dire, per i nostri sistemi democratici?
Alcune riflessioni affrontate durante la trasmissione prendono in considerazione queste domande:
- Rappresentano un pericolo per la democrazia?
- Oggi non sembrano condizionare il potere politico, come sembrano indicare anche le ultime elezioni americane. E’ veramente così?
- Questi tre titani “vendono” l’idea di lavorare per migliorare il mondo. Cosa vuol dire per loro migliorare il mondo?
- La società digitale rischia di diventare una versione tecnologica del “Grande Fratello”?
La trasmissione ha provato a osservare il fenomeno da diversi punti di vista, cercando di non trascurare alcuni aspetti silenti che in futuro potrebbero rivelarsi determinanti e cruciali.
Stiamo vivendo un cambiamento epocale, che non riguarda la nuova versione di un iPhone o di una piattaforma social, bensì la totale formattazione della forma mentis dell’uomo mediata da oggetti intelligenti interconnessi, capaci di prendere decisioni in tempi brevi, in forma autonoma e senza alcun preconcetto.
Ecco quindi un breve viaggio “televisivo” per tentare di capire alcune di queste sfumature, con la consapevolezza e l’umiltà che presto, molto presto, i ruoli tradizionali della società civile potrebbero mutare.
Rivedi l’intera puntata andata in onda mercoledì 7 febbraio 2018.
Un ulteriore spunto di riflessione sul tema lo ha affrontato il direttore del quotidiano LaRegione Ticino – Matteo Caratti – con un commento molto interessante che apre la strada a molte riflessioni che presto o tardi la nuova società digitale dovrà affrontare.
Leggi l’articolo pubblicato il 27 gennaio 2018 su LaRegione Ticino.
Leggi anche l’intervista per il settimanale Cooperazione dal titolo: “Privacy, ci vuole un cambio culturale“.
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